“La Resistenza non fu un fenomeno esclusivamente italiano”, chiosa il ministro Carlo Nordio durante un’intervista.
A ridosso dal 25 aprile, in cui si celebra la Festa della Liberazione d’Italia, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, interviene a tal proposito durante un’ospitata a “Che tempo che fa”, su Raitre. Per il ministro la Resistenza non fu un fenomeno solo italiano, ma coinvolse l’Europa intera.
Un fenomeno a livello europeo
“Se fosse per me il 25 aprile, o comunque una data lì vicina, dovrebbe diventare una festa non solo nazionale ma una festa europea, perché la Resistenza non fu un fenomeno italiano esclusivamente, al contrario iniziò in Francia nel 1940 con un gruppo che tra l’altro era nazionalista conservatore”, sottolinea Nordio.
Il ministro ricorda anche la Resistenza olandese, e poi quella danese, che si affiancano alla Resistenza russa e anche a quella tedesca, con la cosiddetta “Rosa bianca”. “Ne farei una Festa europea, perché la sconfitta del nazifascismo è un elemento che dovrebbe unificare le democrazie”, continua il Guardasigilli.
Il Mont Valérien a Parigi si presenta un po’ come “le Fosse Ardeatine di Roma“, dove c’è il monumento ai partigiani fucilati dai nazisti. “Sono stato il primo della storia dell’Italia a recarsi in questo luogo sacro dei francesi, e nel libro d’oro delle firme la mia firma era accanto a quella di Macron, perché era la prima volta che un italiano andava lì”, ha ribadito Nordio sottolineando il suo sentimento di deferenza e di devozione nei confronti di chi ha combattuto il nazifascismo.